La detrazione spese funebri è una delle deduzioni che il contribuente può ottenere mediante la presentazione della propria dichiarazione dei redditi.
Questa agevolazione è collegata alle spese corrisposte in seguito al decesso di una persona, indipendentemente dall’esistenza di un vincolo di parentela o meno. Infatti, per accedere alle detrazioni spese funerarie serve dimostrare la relazione tra le spese legate al decesso e quanto pagato.
La detrazione spese funerarie è pari al 19% con un limite di spesa che può essere scaricato di 1.550 euro. Il contribuente che sostiene le spese funebri deve avere un reddito al massimo di 120.000 euro annui per ottenere la detrazione piena in quanto quest’ultima si riduce fino ad arrivare a non aver diritto ad alcun rimborso quando si raggiungono i 240.000 euro anni di reddito.
Per calcolare il rimborso delle spese funebri spettanti basta sottolineare che su una spesa massima di 1.550 euro si possono ottenere al massimo 294,50 euro di detrazione. Se ad esempio, per le spese funerarie dichiariamo 1.500 nella compilazione del modulo dei redditi, otterremmo un rimborso pari a 285 euro.
Invece, per il contribuente che ha sostenuto le spese funerarie di 1.550 euro ma con un reddito superiore a 120.000 euro, ad esempio 210.00 euro il calcolo della detrazione del 19 % delle spese funebri sarà il risultato della seguente formula:
- 1550 x [(240.000 – 210.000)/120.000], ovvero poco più di 73 euro.
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Quali spese funerarie sono detraibili?
La detrazione spese funebri è applicabile per ciò che viene corrisposto per il pagamento dei corrispettivi effettuati per ogni singola persona deceduta, ovvero se il contribuente sostiene le spese funerarie per due persone, egli avrà diritto a due rimborsi.
Le spese funerarie detraibili sono quelle pagate per tutto ciò che riguarda le attività legate alla salma come:
- la lapide;
- la bara;
- i fiori;
- le luci;
- il trasporto al cimitero;
- l’incisione del nominativo sul loculo;
- il versamento per i diritti cimiteriali al Comune;
- gli annunci funebri.
Non fanno parte delle spese funebri detraibili:
- l’acquisto della tomba di famiglia o del loculo prima del decesso;
- il trasferimento della salma dopo la sepoltura;
- esumazione e re inumazione della salma.
In generale, non sono ammesse alla detrazione le spese sostenute prima o molto dopo la morte della persona per la quale si sono sono sostenute le spese, ma si deve dimostrare il collegamento tra decesso della persona ed i pagamenti effettuati che devono essere attuali.
Come detrarre le spese funerarie?
Per ottenere la la detrazione delle spese funerarie è necessario compilare il Quadro E del Mod 730, indicando il codice 14 nella colonna 1 e le spese sostenute nei righi 8-10 della colonna 2.
Il codice 14 deve essere utilizzato anche per la compilazione del Modello Redditi PF con i righi per le spese corrisposte che sono quelli 8-14, mentre per la Certificazione Unica bisogna indicarle nella sezione Oneri detraibili nei punti 341-352.
Ricordiamo che per usufruire delle detrazioni spese funebri è necessario che esse vengano sostenute con metodi di pagamento tracciabile come:
- la ricevuta del bancomat;
- l’estratto conto;
- il bollettino postale;
- il Mav del PagoPa;
- il versamento bancario e postale;
- la ricevuta;
- la fattura;
- il documento commerciale.
Tale documentazione deve essere conservata per eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate e se la persona alla quale viene intestata la fattura di pagamento non è la stessa che ha corrisposto i costi delle spese funebri, bisogna aggiungere una dichiarazione di ripartizione firmata anche dall’intestatario sul documento di spesa da presentare.
Sono detraibili anche le spese funerarie corrisposte all’estero ma la documentazione ad esse legate deve essere tradotta in italiano.