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Guida Superbonus 2024: le novità sulla detrazione edilizia

superbonus 2024

Il Decreto Legge del 29 dicembre 2023 ha apportato delle modifiche e delle novità rilevanti sul Superbonus, la detrazione sui lavori edilizi svolti sugli edifici per l’efficienza energetica, il consolidamento statico o la riduzione del rischio sismico.

La principale novità introdotta è la riduzione del Superbonus 2024 dal 110 al 70 per cento sui lavori svolti per i condomini mentre non esiste più per gli interventi edilizi sulle villette e sulle abitazioni unifamiliari.

Altre novità sul Superbonus riguardano:

  • l’introduzione del contributo a fondo perduto per colmare la riduzione della detrazione;
  • la creazione di una misura di salvaguardia per coprire gli interventi edilizi conclusi entro il 31 dicembre 2023;

Vediamo insieme come funziona il Superbonus 2024 alla luce delle novità introdotte dal Governo Meloni alla fine dell’anno appena trascorso.

Contenuti

Superbonus 2024: le novità nel dettaglio

Il Superbonus riconosce una detrazione al 90 per cento per i lavori edilizi su condomini ed abitazioni unifamiliari svolti nel 2023, ancora al 110 solo seguendo alcune condizioni, come quelle per la riparazione e ricostruzione dopo un terremoto e per i soggetti come Enti del Terzo Settore svolgono servizi di assistenza sociale e sanitaria e che effettuano tali interventi edili.

Invece, il Superbonus 2024 vedrà questa detrazione scendere al 70 per cento, con una ulteriore riduzione al 65 per cento nel per le spese sostenute dal primo gennaio 2025, mentre si conclude per villette ed abitazioni unifamiliari. 

Inoltre, il Decreto 212 del 29 dicembre introduce una misura di salvaguardia per permettere ai contribuenti di accedere il credito di imposta nella misura più elevata a seguito degli interventi non conclusi entro il 31 dicembre 2023, anche se non è stato ottenuto il risultato del doppio salto di classe energetica.

L’introduzione del contributo a fondo perduto riguarderà i contribuenti che hanno un reddito al di sotto dei 15mila euro ed hanno completato almeno il 60 per cento dei lavori entro la fine dell’anno per le spese effettuate dal primo gennaio al 31 ottobre 2024.

I contribuenti che vogliono usufruire del Superbonus entro il 16 marzo devono comunicare all’Agenzia delle Entrate la scelta dello sconto in fattura e della cessione del credito per le spese corrisposte sugli interventi edilizi nel 2023  ed entro il 31 dicembre di quest’anno si devono concludere i lavori per avere la detrazione del 70 per cento.

bonus edilizi
La principale novità introdotta è la riduzione del Superbonus 2024 dal 110 al 70 per cento sui lavori svolti per i condomini mentre non esiste più per gli interventi edilizi sulle villette e sulle abitazioni unifamiliari.

Le altre novità sui bonus edilizi

Ci sono altre novità che riguardano il Superbonus 2024 e più in generale gli altri bonus edilizi. Prima di tutto, nel nuovo anno non si potrà più optare per lo sconto in fattura e per la cessione del credito sui lavori che riguardano il Superbonus e gli altri bonus edilizi tranne per:

  • gli enti del Terzo Settore, ONLUS e cooperative;
  • l’edilizia popolare,
  • il sismabonus cratere;
  • l’edilizia libera;
  • chi ha presentato la CILA entro il 17 febbraio 2023.

I soggetti appena elencati possono usufruire ancora della cessione del credito e dello sconto in fattura solo se i lavori riguarderanno il recupero del patrimonio edilizio e la riqualificazione urbana con la richiesta del titolo abitativo entro il 30 dicembre 2023.

Invece, queste modalità sono state eliminate per gli interventi di demolizione e ricostruzione sui fabbricati delle zone sismiche 1, 2 e 3.

Per quanto riguarda gli altri bonus edilizi 2024, il bonus barriere elettroniche rimane inalterato tranne per l’accesso alla cessione del credito, possibile solo se gli interventi sono stati fatti:

  • per i condomini in maggioranza ad uso abitativo e sulle parti comuni;
  • per le famiglie con una persona disabile;
  • per gli appartamenti o abitazioni principali unifamiliari con il proprietario che ha un reddito che non supera i 15.000 euro.

Sempre sul bonus barriere architettoniche al 75 per cento, i lavori dovranno riguardare scale, rampe, ascensori, servoscala, piattaforme elevatrici ed i pagamenti dovranno essere corrisposti con bonifico parlante.

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