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Detrazioni spese ristrutturazione edilizia: come usufruirne

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Le detrazioni spese ristrutturazione, anche conosciuto come Bonus ristrutturazione, consistono nello sconto IRPEF del 50% sui costi sostenuti dal contribuenti per i lavori effettuati di natura edilizia che hanno coinvolto la propria abitazione.

Per usufruire della detrazione ristrutturazione i lavori ammessi devono riguardare:

  • interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria dell’abitazione;
  • interventi di riqualificazione dell’immobile.

Le detrazioni fiscali ristrutturazioni coinvolgono i lavori per gli immobili ad uso abitativo i cui costi sono stati corrisposti entro il 31 dicembre 2024.

Vediamo insieme nel dettaglio come funziona la detrazione per la ristrutturazione edilizia e come ottenerla.

Contenuti

Come funziona la detrazione per ristrutturazione

La detrazione per ristrutturazione edilizia ammonta ad uno sconto IRPEF del 50% per le spese pagate a seguito dello svolgimento di lavori all’interno della propria abitazione.

Le spese di ristrutturazione sono divise in 10 quote annuali uguali, per una soglia massima di 96.000 euro, svoltesi dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024.

La novità di quest’anno è stata l’introduzione, con il Decreto Legge dedicato agli incentivi fiscali del Governo, dell‘impossibilità di effettuare la cessione del credito e lo sconto in fattura per i lavori di ristrutturazione che hanno avuto inizio dal 16 febbraio. 

In caso di vendita dell’immobile, la detrazione ristrutturazione passa al nuovo proprietario per le quote rimanenti mentre si trasferiscono per ereditarietà solo se il defunto era il proprietario dell’abitazione senza che essa fosse in locazione o comodato.

La detrazioni ristrutturazioni sono valide anche per i lavori svolti in proprio ma sono rimborsati i costi per i materiali utilizzati non quelli sostenuti per la manodopera.

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Le spese di ristrutturazione sono divise in 10 quote annuali uguali, per una soglia massima di 96.000 euro, svoltesi dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024.

Quali spese di ristrutturazione sono detraibili

I lavori di ristrutturazione, manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento edilizio che permetto l’accesso alle detrazioni spese ristrutturazione sono:

  • quelli che riguardano immobili residenziali, compresi quelli rurali e le pertinenze;
  • quelli che coinvolgono le parti comuni dei condomini;
  • quelli che concernono la ricostruzione di immobili danneggiati da calamità naturali.

Inoltre, sono ammessi per le detrazioni fiscali ristrutturazione anche i lavori per:

  • box auto e autorimesse, anche in comproprietà;
  • eliminazione barriere architettoniche;
  • gli interventi per migliorare i movimenti interni ed esterni l’abitazione per i soggetti con handicap di grave entità;
  • bonifica amianto e interventi per scongiurare gli infortuni domestici;
  • per la prevenzione di condotte illecite di terzi;
  • misure antisismiche, cablatura degli edifici, di risparmio energetico e contro l’inquinamento acustico;
  • sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza.

Infine, rientrano nella detrazione per ristrutturazione edilizia anche le spese per:

  • i progetti edilizi ed altre prestazioni professionali che sono legate ad essi;
  • le prestazioni professionali connesse all’intervento edilizio effettuato;
  • la messa in regola degli edifici;
  • il costo dei materiali;
  • la relazione di conformità dei lavori;
  • le perizie ed i sopralluoghi;
  • l’IVA, il bollo, le concessioni ed autorizzazioni necessarie per comunicare l’inizio dei lavori;
  • di urbanizzazione;
  • i costi legati all’intervento effettuato.

Ricordiamo che la manutenzione ordinaria concerne gli interventi per le parti comuni dei condomini, ben descritti nel nostro articolo dedicato alla detrazione spese condominiali.

Chi ha diritto alla detrazione per ristrutturazione

Possono accedere alle detrazioni spese ristrutturazione edilizia per l’immobile di cui sono:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • inquilini o comodatari,
  • godono di un diritto di abitazione, uso, usufrutto o superficie;
  • soci di cooperative;
  • soci di società semplici, collettive, in accomandita semplice e simili;
  • imprenditori individuali ed imprese familiari se non è ad uso commerciale o strumentale.

Il contribuente che sostiene le spese accede alla detrazione per ristrutturazione ma ne hanno diritto anche se le corrispondono:

  • i conviventi, parenti fino al terzo grado e affini fino al secondo, di chi è proprietario dell’immobile o detentore di un diritto reale di godimento dello stesso;
  • l’ex coniuge separato ai quali è stato assegnato l’immobile di cui è proprietario l’altro coniuge;
  • il convivente all’interno di una coppia di fatto non proprietario dell’immobile che appartiene all’altro per le spese effettuate dal primo gennaio 2016.

In questi 3 ultimi casi, queste condizioni devono esistere al momento dell’inizio dei lavori per accedere alle detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia e riguarda anche le abitazioni comunali.

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Le detrazioni spese ristrutturazione, anche conosciuto come Bonus ristrutturazione, consistono nello sconto IRPEF del 50% sui costi sostenuti dal contribuenti per i lavori effettuati di natura edilizia che hanno coinvolto la propria abitazione.

Come richiedere detrazioni per ristrutturazione

Per richiedere le detrazioni per ristrutturazione edilizia il contribuente può:

  • presentare il Modello Redditi PF;
  • richiedere lo sconto in fattura per i lavori iniziati prima del 16 febbraio 2023;
  • effettuare la cessione del credito per gli intervento che hanno avuto inizio prima del 16 febbraio 2023.

La cessione del credito e lo sconto in fattura possono essere richiesti anche per quegli interventi edilizi iniziati dopo il 16 febbraio 2023 se:

  • riguardano il Sismabonus per le zone colpite dal terremoto;
  • concernono le zone alluvionate delle Marche;
  • coinvolgono le Onlus e gli Istituti Autonomi Case Popolari per gli interventi legati al Sismabonus.

Invece, la cessione del credito non ha vincoli temporali di lavoro per l’eliminazione delle barriere architettoniche e l’installazione di infissi e caldaie.

Per usufruire delle detrazioni spese ristrutturazione edilizia il contribuente deve:

  • effettuare i pagamenti relativi alle spese di ristrutturazione attraverso bonifico bancario o postale che indichi la causale del versamento legata ai lavori, il codice fiscale di chi usufruisce della detrazione per ristrutturazione, la partita Iva o il codice fiscale di chi ha ricevuto il pagamento.
  • presentare la comunicazione ENEA se gli interventi sono di riqualificazione energetica;
  • conservare le abilitazioni amministrative, la domanda di accatastamento, la delibera assembleare per i condomini per l’approvazione dei lavori, la dichiarazione di consenso se gli interventi sono svolti da una persona diversa dal proprietario dell’immobile, la comunicazione di inizio dei lavori alla ASL, fatture e ricevute dei pagamenti, le ricevute dei bonifici erogati a chi ha effettuato i lavori.

Infine, bisogna rispettare gli obblighi relativi al visto di conformità del professionista necessario per ottenere lo sconto in fattura o la cessione del credito e per ottenere le detrazioni spese ristrutturazione assieme a quello dell’attestazione di congruità delle spese dei lavori effettuato da un tecnico abilitato.

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