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Sismabonus: la detrazione per aumentare la sicurezza sismica

sismabonus

Il Sismabonus è l’agevolazione che permette di ottenere una detrazione a percentuale variabile sugli interventi edilizi per abbassare il livello di rischio sismico degli immobili.

Infatti, la detrazione fiscale in questione riguarda i costi per interventi di adeguamento, miglioramento e ristrutturazione sismica su edifici residenziali e commerciali, ma anche le spese per la classificazione e la verifica sismica degli edifici.

Si possono detrarre fino a 96.000 euro sulle spese agevolabili e possono ottenere lo sgravio fiscale sia persone fisiche che giuridiche, ma bisogna essere proprietari delle strutture oggetto degli interventi o possedere un diritto reale su di esse.

Vediamo insieme nel dettaglio quali sono gli interventi ammessi per il Sismabonus 2024 e a quanto ammonta la detrazione IRPEF spettante, oltre a come funzionano il Super sismabonus ed il Sismabonus acquisti.

Contenuti

Quali lavori rientrano nel Sismabonus

Gli interventi che permettono di accedere alle detrazioni previste dal Sismobonus sono quelli di miglioramento sismico, adeguamento sismico e di singoli locali attraverso:

  • lavori di demolizione e ricostruzione che devono rientrare nell’ambito della ristrutturazione edilizia;
  • lavori per migliorare la sicurezza strutturale degli edifici;
  • lavori che intervengono su singole parti delle strutture per aumentarne la capacità di resistenza al rischio sismico.

Fanno parte dell’agevolazione del Sismabonus anche le spese per la classificazione e la verifica sismica degli immobili, oltre ai costi sostenuti per produrre la documentazione relativa alla sicurezza statica e per la realizzazione degli interventi necessari sugli edifici oggetto dei lavori.

sisma bonus
Fino al 31 dicembre 2025 viene riconosciuto il Sisma bonus per gli interventi antisismici che sono considerati come trainanti senza essere abbinati ad altre agevolazioni.

Quanto si detrae con il Sismabonus

La detrazione Sismabonus 2024 è pari al 50 per cento per i lavori con finalità antisismica per un massimo di spesa detraibile pari a 96.000 euro. Dal 2025 il Sisma bonus passerà al 36 per cento con i costi detraibili che non potranno superare i 48.000 euro.

Invece, per gli interventi su abitazioni ed attività produttive iniziati dal primo gennaio 2017 nelle zone sismiche ad alta pericolosità 1,2 e 3, fissate dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20.3.2003, sono previste le seguenti detrazioni Sismabonus:

  • 50 per cento per le unità immobiliari;
  • 70 per cento per le unità immobiliari che accedono ad una classe di rischio inferiore;
  • 80 per cento per le unità immobiliari che scalano di due classi di rischio;
  • 75 per cento per l’intero condominio che abbassa una classe di rischio;
  • 85 per cento per l’intero condominio che scende di due classi di rischio.

Per le unità immobiliari delle zone sismiche ad alta pericolosità la soglia di spesa è stabilita in 96.000 euro mentre per i condomini il suo importo è pari al prodotto tra questo limite di spesa ed il numero delle unità immobiliari che fanno parte dell’edificio e quello degli interventi sulle sue parti comuni.

La detrazione Sisma bonus spettante sarà suddivisa in 10 quote annuali mentre saranno 5 quelle per gli interventi nelle zone sismiche ad alto rischio. 

Che cos’è il Super sismabonus

La detrazione relativa al Super sismabonus può arrivare fino all’85 per cento se prevede lo svolgimento congiunto di almeno uno degli interventi che danno accesso rispettivamente al Sismabonus ed a quelli per l’efficientamento energetico. 

Possono usufruire del Supersismabonus i condomini, le persone fisiche per edifici composti da due o quattro unità immobiliari con un unico proprietario o in comproprietà di più persone fisiche e le ONLUS, organizzazioni di volontariato ed associazioni di promozione sociale. 

Nel dettaglio, la detrazione spettante per il Super sismabonus è pari:

  • al 70 per cento per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2024 ed al 65 per cento per le spese corrisposte entro 31 dicembre 2025 con il limite di spesa fissato a 96.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari dell’edificio oggetto degli interventi;
  • per gli edifici condominiali delle zone sismiche 1,2 e 3 per gli interventi combinati di riqualificazione energetica e antisismica per il 25 per cento della sua superficie è pari all’80 per cento ed all’85 per cento se si scende rispettivamente di una e due classi di rischio su una soglia di spesa stabilita in 136.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari dell’edificio e l’importo spettante è suddiviso in 10 quote annuali.

Ricordiamo che fino al 31 dicembre 2025 viene riconosciuto il Sisma bonus per gli interventi antisismici che sono considerati come trainanti senza essere abbinati ad altre agevolazioni mentre il Super sismabonus permette di usufruire di una detrazione per i lavori congiunti per il miglioramento della classe energetica degli immobili ad almeno uno di quelli per adeguare gli edifici dal rischio sismico.

sismabonus 2024
La detrazione Sismabonus 2024 è pari al 50 per cento per i lavori con finalità antisismica per un massimo di spesa detraibile pari a 96.000 euro.

Come funziona il Sismabonus acquisti

Il Sismabonus acquisti è l’agevolazione che l’acquirente di un immobile nelle zone ad alto pericolo sismico 1,2, e 3 oggetto di interventi di costruzione o ristrutturazione effettuato da imprese del settore può ottenere sul suo costo di acquisto. 

Infatti, la detrazione Sismabonus acquisti arriva fino all’85 cento su una di spesa scaricabile di 96.ooo euro relativa al costo di acquisto dell’immobile.

Più nello specifico, la detrazione spettante per il Sismabonus acquisti è pari:

  • al 75 per cento per singola unità immobiliare se gli interventi di abbassamento del rischio sismico hanno portato a far scendere una classe di rischio;
  • all’85 per cento per singola unità immobiliare se gli interventi di abbassamento del rischio sismico hanno portato a far scalare due classi di rischio.

Inoltre, ricordiamo che solo per i lavori effettuati entro il 16 febbraio 2023 su edifici per i quali si è presentata l’istanza di acquisizione del titolo abilitativo e per quelli nelle zone sismiche 1,2 e 3 è possibile accedere allo sconto in fattura e la cessione del credito per il Sismabonus, comunicando all’Agenzia delle Entrate il visto di conformità, l’asseverazione dei professionisti che hanno progettato gli interventi strutturali sugli immobili oggetto dei lavori.

Infine, per accedere al Sisma bonus è necessario conservare le abilitazioni amministrative dei lavori effettuati, le fatture e le ricevute fiscali che attestano le spese sostenute ed il relativo bonifico bancario o postale, i documenti dei pagamenti non effettuabili con bonifico, l’autocertificazione delle spese che indicano il mancato sforamento del limite di spesa fissato e la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che specifica di non aver usufruito dello sconto in fattura e della cessione del credito.

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