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Detrazioni mutui: quali sono, quanto spetta e come ottenerle

interessi mutuo detrazione

Tra le deduzioni fiscali che il contribuente può scaricare sul proprio reddito ci sono le detrazioni mutui. Questa categoria di agevolazioni riguardano:

  • la detrazione interessi mutuo prima casa;
  • i mutui per ristrutturazione prima casa detrazione;
  • la detrazione sui mutui per l’acquisto di altri immobili;
  • la detrazione per il recupero edilizio.

La interessi mutuo detrazione può essere ottenuta con la presentazione del Modello 730 o del Modello Redditi Persone Fisiche. 

Vediamo insieme nel dettaglio come funzionano queste detrazioni e quanto si può ottenere.

Contenuti

La detrazione interessi mutuo prima casa

La detrazione mutuo prima casa riguarda gli interessi passivi riconosciuti alla banca che ha concesso il prestito che ha permesso l’acquisto dell’abitazione principale o quella che lo sarà entro un anno.

Questa detrazione ha le seguenti caratteristiche:

  • una detrazione del 19% su massimo 4.000 euro di interessi passivi del proprio mutuo;
  • la detrazione massima ottenibile è di 760 euro;
  • il mutuo deve essere intestato al contribuente o al coniuge a carico;
  • il prestito deve essere acceso un anno prima o un anno dopo l’acquisto dell’abitazione principale,
  • la detrazione riguarda anche gli oneri accessori del mutuo e delle quote di rivalutazione.

Se il mutuo è cointestato, la detrazione ottenibile è divisa proporzionalmente rispetto all’importo spettante ed il coniuge divorziato può ottenerla per la propria quota se al suo interno vivono i suoi familiari anche se si è trasferito.

Ricordiamo che per quanto riguarda l’acquisto della prima casa sono detraibili anche le spese notarili, di perizia, la cancellazione e registrazione dell’ipoteca ma solo per i primi 12 mesi.

Esiste anche la detrazione per l’acquisto dei mutui di immobili diversi da quelli principale. Questa detrazione:

  • vale per i mutui accesi prima del 1993;
  • è pari al 19% di un importo massimo di 2.065,83 euro su interessi passivi, quote di rivalutazione e oneri accessori;
  • riguarda gli immobili nei quali non si risiede abitualmente.

Invece, si può accedere alla detrazione per le abitazioni principali, 19% per massimo 4.000 euro anche quando:

  • il mutuo è stato acceso prima del 1993 per un immobile ad abitazione principale entro l’8 dicembre dello stesso anno e negli anni successivi il contribuente non deve aver modificato la destinazione della casa per motivi differenti da quelli da lavoro;
  • per i mutui creati durante il 1994 la casa deve essere quella principale entro l’8 giugno dello stesso anno ed il suo acquisto deve essere stato fatto nei sei mesi precedenti o successivi il prestito;
  • per i mutui stipulati dopo il primo gennaio 2001 se la casa è diventata principale entro 12 mesi dal suo acquisto.

Per calcolare la detrazione spettante bisogna utilizzare la seguente formula per ottenere il minimo agevolabile:

  • costo di acquisto della casa x interessi passivi del mutuo/ la somma concessa dal prestito bancario.

Se, ad esempio, dal rogito dell’acquisto della prima casa risulta un importo di 200.000 euro ed abbiamo ottenuto un prestito di 220.000 euro con interessi passivi di 3.000 euro il minimo agevolabile sarà di:

  • 200.000 x 3.000 / 220.000 = 2,727 euro a cui applicare il 19% della detrazione mutuo prima casa si otterranno 518 euro di rimborso.

Nel calcolo si possono aggiungere anche l’onorario del notaio, le spese di mediazione e la registrazione ipotecaria e catastale che fanno parte degli oneri accessori da sommare agli interessi passivi nella formula ed aumentando il rimborso ottenibile.

interessi mutuo detrazione
La interessi mutuo detrazione può essere ottenuta con la presentazione del Modello 730 o del Modello Redditi Persone Fisiche.

Mutui per ristrutturazione prima casa detrazioni

La detrazione per la ristrutturazione e la costruzione di un immobile adibito a prima casa riguarda gli interessi mutuo prima casa che:

  • è stato acceso, nei sei mesi precedenti l’inizio dei lavoro o nei 18 mesi successivi, dal 1998 in poi;
  • la detrazione è del 19% calcolabile su una somma massima di 2.582,28 euro;
  • il rimborso riguarda anche gli oneri accessori e le quote di rivalutazione;
  • la casa deve diventare principale entro 6 mesi dalla fine dei lavori di costruzione o ristrutturazione.

Questa detrazione spetta anche per il recupero edilizio di prima, seconda casa o immobili che hanno una destinazione diversa da quella abitativa se il mutuo è stato acceso nel 1997 ed è servito alla restaurazione, manutenzione o ristrutturazione dello stesso.

Per ottenere le detrazioni mutui non c’è bisogno di allagare alcuna documentazione ma si deve mostrarla in caso di controllo dell’Agenzia delle Entrate. In generale, per compilare la dichiarazione dei redditi relativa a queste detrazioni servono:

  • la copia del contratto del mutuo;
  • la copia dell’atto di acquisto della casa;
  • le quietanze e le ricevute di versamento degli oneri accessori e delle quote di rivalutazione;
  • la concessione edilizia per i lavori di costruzione o ristrutturazione dell’immobile.

Se la detrazione IRPEF viene richiesta attraverso un intermediario abilitato, egli dovrà emettere il visto di conformità, altrimenti non si potrà accedervi.

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